Come dimostra la letteratura scientifica più recente, la qualità della vita è uno dei target fondamentali nei pazienti con dolore cronico, in quanto la presenza della malattia spesso impedisce determinati movimenti, il sonno o le più banali operazioni quotidiane quali lavarsi o cucinare.
Negli ultimi anni sempre più attenzione si è volta allo studio dell’influenza dell’alimentazione sulla qualità della vita e su possibili interazioni con patologie croniche.
“Fa che il cibo sia la tua medicina”: nessuna frase può descrivere meglio quello che può essere l’approccio al dolore attraverso l’alimentazione.
Attraverso l’alimentazione, infatti, ogni individuo assume le sostanze indispensabili per il proprio metabolismo e le proprie funzioni vitali. L’assunzione errata di alimenti, sia nella quantità che nella qualità, può essere uno dei fattori principali nella determinazione di stati patologici quali: ipertensione arteriosa, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, sovrappeso e obesità, malattie metaboliche (aumento colesterolo e trigliceridi ematici), diabete tipo 2, osteoporosi, litiasi biliare e steatosi epatica (fegato grasso), carie dentarie, gozzo da carenza iodica, alcune forme di tumori.
D’altra parte l’introduzione nella dieta di alimenti, come per esempio l’olio di oliva, è noto produrre effetti in molti casi francamente curativi o comunque in grado di migliorare le condizioni generali dei soggetti che li assumono regolarmente.
La nostra attenzione è rivolta in particolare a pazienti con dolore persistente e cronico, una malattia di cui moltissime volte non si conosce la causa ma in cui moltissimi fattori possono contribuire al suo mantenimento, compresa probabilmente l’alimentazione.
In particolare modificare lo stile di vita e introdurre nella dieta alimenti funzionali specifici per il tipo di dolore presente, potrebbe portare alla riduzione dell’infiammazione e quindi ad un miglioramento del benessere.
Inoltre determinati bilanciamenti dei nutrienti nei pasti possono modulare la risposta di alcuni ormoni coinvolti nella produzione di mediatori dell’infiammazione. E’ anche stato dimostrato che dalla sinergia di sostanze derivanti da diversi alimenti si possono ottenete riduzioni dello stato infiammatorio e prevenzione dello stesso.
Conoscere i cibi, le sinergie e gli alimenti funzionali e saperli “prescrivere” in maniera personalizzata è quello che possiamo fare per persone con dolore cronico.