Le malattie reumatiche sono condizioni caratterizzate da disturbi a carico dell’apparato locomotore e dei tessuti connettivi dell’organismo: pur essendo fra loro molto varie e con gravità differenti, condividono tutte come sintomi principali il dolore e la limitazione funzionale.
La fibromialgia, in particolare, è una sindrome caratterizzata da dolore cronico diffuso che interessa circa il 2% della popolazione senza preferenza d’età, ma con netta prevalenza nel sesso femminile.
Questa malattia si presenta con caratteristiche principali (criteri diagnostici) che sono: dolore muscolare diffuso da almeno tre mesi, positività dei tender points, e sintomi associati quali ansietà, fatica, disturbi del sonno, difficoltà cognitive, mal di testa, parestesie.
Il decorso della fibromialgia è spesso imprevedibile e il dolore cronico, la disabilità e la ridotta qualità di vita possono persistere e peggiorare nel tempo.
Come per altre sindromi dolorose persistenti e croniche un approccio multidimensionale ottimizza la risposta terapeutica.
L’educazione del paziente alla conoscenza della malattia e una maggior responsabilizzazione dello stesso, mediante modelli comportamentali di gestione del proprio stato di salute, possono avere un ruolo sinergico alla terapia farmacologica nel migliorare lo stato di salute e la qualità di vita.