La Valutazione Multidimensionale del Dolore
La valutazione del dolore è uno strumento fondamentale per la diagnosi e per la pianificazione del trattamento del paziente.
Dato che non esiste un “termometro del dolore”, valutare il dolore in tutti i suoi aspetti richiede la collaborazione del paziente a svolgere colloqui e compilare alcuni questionari per meglio definire la sua esperienza. Esistono strumenti specifici per valutare il dolore nelle persone incapaci di comunicare: bambini, persone diversamente abili, anziani o persone con deterioramento cognitivo.
Un aspetto fondamentale nella valutazione del dolore è la determinazione della sua intensità, che può essere misurata con l’ausilio di scale di intensità.
Una delle più conosciute è la VAS (Visual Analogic Scale) che consiste in una linea che va da un estremo “nessun dolore”, all’altro estremo “il peggior dolore immaginabile” ed in cui al paziente è chiesto di tracciare sulla linea un segno che rappresenti il livello di dolore provato
NESSUN DOLORE _____________________________ IL PEGGIOR DOLORE IMMAGINABILE
Una scala più semplice da compilare è la NRS, (scala di valutazione numerica) in cui al paziente è chiesto di scegliere un numero fra 0 e 10 per rappresentare il livello di dolore, dove per 0 si intende “nessun dolore” e 10 rappresenta “il peggior dolore immaginabile”.
Nessun dolore 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Il peggior dolore immaginabile
Ma nella valutazione del dolore persistente e cronico è indispensabile l’utilizzo di strumenti multidimensionali che tengono conto della qualità dello stimolo doloroso e dell’impatto della sindrome dolorosa sulla qualità di vita del paziente.
Il QUID (Questionario Italiano sul Dolore) è un questionario che consiste di una scala di intensità del dolore presente e di una scala semantica in cui sono elencati 42 aggettivi che descrivono il dolore nella sua componente somatica, affettiva, valutativa e mista. Al paziente è chiesto di scegliere gli aggettivi che meglio descrivono la sua esperienza. Nella nostra equipe chiediamo al paziente di compilare questo questionario prima di ogni intervento, eventualmente con l’aiuto della psicologa, e di compilarlo nuovamente dopo 30 giorni dalla dimissione dall’ospedale al fine di monitorare l’efficacia terapeutica.
Altri strumenti utili sono quelli che valutano la qualità di vita del paziente: l’SF-36 e l’SF-12 (la sua forma più breve) sono questionari sullo stato di salute che indagano, oltre al dolore, l’attività fisica e le attività sociali, la salute psicologica e la percezione dello stato di salute generale.
Il dolore persistente e cronico ha spesso un impatto negativo sul benessere psicologico del paziente, che può essere importante monitorare con colloqui di consulenza psicologica con la psicologa dell’equipe e con l’ausilio di alcuni questionari di personalità.